Consigli per superare la paura di guidare

La paura di guidare può essere un disturbo che altera completamente la vita.

Non è solo una sensazione spiacevole che provi quando guidi, ma qualcosa che ti fa sentire incapace di affrontare la vita.

Innanzitutto non vergognarti. Le fobie si sviluppano nei modi più strani e imprevedibili e per fortuna esistono delle soluzioni per eliminare completamente questo problema.Ecco 3 consigli per superare la paura di guidare.

Il primo suggerimento è imparare a lasciare andare le cose su cui non hai il controllo. 

La paura di guidare spesso deriva dal tentativo – fallimentare – di tenere tutto sotto controllo. La guida, come tante altre attività complesse, non possono essere svolte efficacemente se sono sotto il controllo attivo della coscienza. 

Ti faccio un esempio: pensa a quando cammini, sei cosciente di tutti i singoli movimenti che compi per coordinare i muscoli di braccia gambe e piedi affinchè tu possa mettere un piede davanti all’altro e riuscire a camminare? O ancora meglio, ti è mai capitato di inciampare e riconquistare l’equilibrio? Pensi davvero che quei movimenti siano stati dettati dalla coscienza? O magari queste azioni sono diventate automatiche e vengono eseguite da un livello meno cosciente del cervello, ma per questo più rapido nel funzionare?

Qualsiasi azione complessa inizialmente passa dalla coscienza, pensa a quando hai cominciato a scrivere, a camminare, ad andare in bicicletta o a guidare. Quelle azioni erano complicatissime e sembrava impossibile riuscire a coordinare tutti i muscoli necessari per eseguirle. Dopo un allenamento adeguato e un certo numero di ripetizioni invece diventano azioni non-coscienti. Adesso queste ti sembrano delle azioni scontate. Anzi, se ti chiedessero di spiegare esattamente quali sono i movimenti necessari a farle sono sicuro che avresti qualche difficoltà.

Ecco, probabilmente se hai paura di guidare una delle possibili cause può essere la tendenza a tenere tutto sotto controllo, che comporta il non riuscire a lasciare che le azioni passino dalla coscienza alla non-coscienza che è poi quello che ti impedisce di farle al meglio!

Questo non vuol dire che devi distrarti alla guida, ma che devi lasciar fare a quella parte del cervello a cui lasci il controllo quando cammini o quando corri, la stessa che ti salva quando stai per cadere e che in un batter d’occhi guida il tuo corpo nella direzione giusta.

Un’altra delle cose che si tende a tenere sotto controllo è il comportamento degli altri. Purtroppo se controllare in maniera eccessiva noi stessi è dannoso, controllare gli altri è impossibile. Certamente è bene comportarsi secondo i dettami della guida difensiva, che ci permettono di limitare i danni nel caso in cui gli altri facciamo qualche manovra scorretta o pericolosa. Ma una volta che abbiamo messo in atto le normali precauzioni dobbiamo lasciar sì che sia il nostro “pilota automatico” a occuparsi del resto: questo è il secondo suggerimento.

Sicuramente ti avranno detto che devi pensare positivo, che devi visualizzare cose piacevoli e così via. Sono sicuro che ci saranno tante persone che riescono ad usare questo tipo di tecniche, ma sono altrettanto sicuro che c’è una parte delle persone che invece non riesce in alcun modo ad applicarle, soprattutto nelle circostanze più ansiogene, quando, cioè, dovrebbero usarle meglio. Ecco, il terzo suggerimento è che, se sei tra queste persone che non riescono a calmarsi a comando o a visualizzare immagini positive quando l’ansia comincia a salire, allora evita di sforzarti di calmarti. Esistono diverse ricerche che infatti mostrano come, alcuni soggetti, quando praticano meditazione o altre tecniche di rilassamento, paradossalmente si agitano ancora di più fino, in alcuni casi, ad arrivare ad avere un attacco di panico. 

Meglio imparerai a usare questi suggerimenti e ad addestrare la tua incoscienza, più sarà facile per te non aver più paura di guidare. Più ti eserciti usando questi tipi di suggerimenti, minore sarà la paura che sentirai e sperimenterai.

La tua ansia non è iniziata tutta d’un tratto (a meno che non si tratti di un disturbo post-traumatico), ma si è costruita piano piano, gettando le fondamenta proprio su quello che hai provato a fare per liberartene.

Pubblicato da Andrea Iengo

Dr Andrea Iengo psicologo psicoterapeuta specialista in Terapia Breve Strategica si occupa di aiutare le persone a superare le loro paure

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